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Semantica e AI: Expert System misura le nostre emozioni durante la pandemia
Expert System, azienda italiana con sede a Modena, ha messo a punto uno strumento davvero interessante, capace di interpretare i contenuti disponibili sul web per costruire sistemi di senso e mappare le emozioni di chi naviga sulla rete. Questo sistema consente di capire come, quando e perché il sentire comune cambia, dando la misura delle necessità del periodo e consentendo di perfezionare in corsa i propri canali di informazione.
Un mix, quindi, di semantica e AI capace di captare e raccogliere le parole più usate – soprattutto sui social – con l’obiettivo di comprendere lo stato d’animo degli utenti e, possibilmente, calibrare la comunicazione: ascoltare e comprendere il mondo online permetterebbe, quindi, di modificare i propri messaggi, per adattarsi al meglio al “sentiment” corrente e rispondere ai dubbi espressi nel corso delle settimane.
Nelle settimane di lockdown, Expert System ha messo in campo esperienza e software (fra cui Medical Intelligence Platform) per analizzare lo stato d’animo del paese: la raccolta dati è iniziata il 24 marzo, partendo da centinaia di migliaia di Tweet con hashtag #lockdown oppure #Covid-19.
I risultati sono stati davvero interessanti!
Expert System ha, infatti, rilevato che, in Italia come in atri paesi, le emozioni espresse sono sistematicamente cambiate ogni due settimane circa: l’inizio del lockdown ha portato in particolare stati di ansia; l’ultima settimana di marzo e la prima di aprile – corrispondenti al nostro picco e ai numeri più alti relativi a malati e deceduti a causa del Covid – sono stati caratterizzati in particolare dalla paura; dalla terza settimana di aprile ha prevalso la tristezza (con la totale scomparsa di tutti i possibili aspetti gioiosi legati ai flashmob sui balconi o ai messaggi di speranza tipici delle prime settimane di quarantena). Dall’8 maggio, poi, una nuova crisi ha interrotto completamente i primi segnali di speranza: questa volta, a travolgere gli utenti è stata la prospettiva delle difficoltà economiche legate alla Fase 2.
La mole di dati raccolta permette, quindi, di tastare in modo diretto le sensazioni degli italiani (e non solo) e le loro prospettive per il futuro: questa conoscenza può rappresentare un importante tesoro per chi si occupa di comunicare nuovi regolamenti e normative, ma anche per chi deve captare i primi segnali di rabbia sociale, scongiurando derive pericolose!
Ovviamente, questa capacità di comprendere i messaggi e adattare la comunicazione sarà fondamentale anche per chi si occupa di marketing e pubblicità: si tratta di una nuova frontiera, una tecnologia che spinge verso a una assoluta personalizzazione delle informazioni e delle campagne promozionali!